MISSIONE COMPIUTA! - Il protagonista di questa storia, di questa grande avventura come si legge dal titolo di questa newsletter un po' diversa dal solito, si chiama Omar Tescari, ha 59 anni, e risiede a Castagnea, una piccola frazione di 237 abitanti, incastonata nel comune di Portula, in provincia di Biella. L'inarrestabile voglia di vancanze diverse dal comune, passate in bicicletta, e la curiosità di vivere un percorso tanto emozionante quanto conosciuto da tanti, ma affrontato da pochi temerari, hanno portato il portulese ad affrontare i 2'200 chilometri di strada che separano la partenza e l'arrivo di questa "missione". Il cammino (su due ruote), verso Santiago de Compostela. A presso un bel po' di bagagli per le necessità fondamentali, e la compagna d'avventura, la bicicletta, una Trek da 29" (anche questo è un esperimento tecnico). La storia è iniziata martedì 16 agosto 2011, e secondo i piani del nostro temerario globetrotter dovrebbe terminare a buon fine attorno al 20 di settembre 2011. FreeBike, fiera di sentirsi legata nel suo piccolo a questo grande progetto, seguirà le gesta di Omar, in attesa di incontrarlo nuovamente dal vivo per un'intervista in cui speriamo ci racconterà tutte le più emozionanti esperienze vissute durante questo viaggio!
Giovedì 25 agosto 2011
Riporto direttamente le parole di Omar:
«Ad oggi ho già percorso 750 chilometri nonostante Moncenisio e Haute Loire siano state due belle imprese! Sul Moncenisio un gruppo di ciclisti di Ciriè mi ha fatto i complimenti visto che non riuscivano a sollevare la bici. Chissà forse ho preso veramente troppo con me. La bici, a parte il rumore che ad ogni salto il portapacchi fa battendo sul canotto reggisella, si sta comportando davvero bene. Speriamo anche in futuro. Ieri ho iniziato il vero percorso del Cammino da Le-Puy-en-Velay e subito mi sono preso un gran temporale con grandine la quale ha ridotto i sentieri in piccoli ruscelli. Tutto da ieri ha un altro sapore: pur essendo a 1'521 chilometri da Santiago, in ogni paese che incontri trovi o una statua o delle conchiglie (le compostele) di ogni materiale. Per fare un paragone è come se da Palermo inizino ad esserci già le indicazioni per il Santuario d'Oropa. Veramente una cosa unica! Ho già incontrato gente Irlandese, Giapponese, Messicana, Inglese»...
Giovedì 1 settembre 2011
Riporto direttamente le parole di Omar:
«Dopo aver percorso 1250 chilometri oggi sono arrivato a Saint-Jean-Pied-de-Port, un paese di poco più di 1'400 abitanti situato nel dipartimento dei Pirenei Atlantici nella regione dell'Aquitania, che fu un tempo la capitale della regione basca. Qui confluiscono le tre vie francesi che portano a Santiago, tra le quali c'è la GR65 che parte da Ginevra e che io ho imboccato a Le Puy-en-Velay, in Alta Loira. Qui da Saint-Jean-Pied-de-Port parte il più famoso tra i percorsi verso Santiago: si tratta del "Camino Francés" lungo circa 800 chilometri. Seguendolo si passa oltre confine in Spagna, transitando attraverso il versante francese dei Pirenei, e le regioni Navarra, La Rioja, Castiglia e León e Galizia, e le città di Pamplona, Logroño, Burgos e León. Oltre ai canonici 800 chilometri avrò ancora 100 chilometri da percorrere per raggiungere Cabo Fisterra, così chiamata perché si dice che finisca la terra ed inizi l’oceano (oltre ad essere il punto all’estremo ovest del continente europeo. Le persone che affrontano il Cammino si sono centuplicate. La Trek 29” si comporta molto bene grazie anche alla piccola manutenzione insegnatami pazientemente da Luigi. Vi invio altre foto, ciao e a presto!»...
Domenica 4 settembre 2011
Riporto direttamente le parole di Omar:
«Carissimi questa sera mi sono fermato a Nàjera, un paese nella Rioja Alta, sul fiume Najerilla, dopo aver vissuto la giornata più bella sino ad ora. Ho percorso 62 chilometri, praticamente tutti su sterrato, in un paesaggio esaltante, superando, credo senza esagerare, 300 persone a piedi a cui ho rivolto a tutti il saluto di rito: "Buon Cammino", per altro sempre ricambiato. Anche gran parte della gente del luogo ti saluta in questo modo. Arrivando a Santiago ho la sensazione di trovare "il mondo". Pur incontrando tanta gente quando viaggi in bici sei comunque da solo, potendo assaporare le cose più semplici, i paesaggi più incontaminati e i profumi più caratteristici. L'unico problema (banale) in Spagna è che loro cenano non prima delle 21.00 ed invece tu hai voglia solo del letto»...
Giovedì 8 settembre 2011
Riporto direttamente le parole di Omar:
«Mi trovo a Leòn, una cittadina di circa 140'000 abitanti, capoluogo della comunità autonoma di Castilla y León. Sono oramai già 120 i chilometri che ho percorso sulla strada bianca che affianca parallelamente quella asfaltata: sono i chilometri meno belli del Camino Francés poiché alquanto monotoni. Ad oggi ho già coperto 1'750 chilometri, e ne rimangono ancora 367 a Santiago. Nei giorni successivi affronterò le due cime più alte del Camino: la “Cruz de Hierro” con i suoi 1'540 metri e la ”O Cebreiro" con i suoi 1'320 metri. Lo sterrato ha infarinato di bianco me,la bici e le borse, non posso nemmeno bere dalla borraccia se non fermandomi ad una fontana a risciacquarla, ma... sono solo dettagli!!! Vi racconto invece un simpatico dettaglio che permette a tutti di capire come alcuni abitanti del posto vivano la vita dei pellegrini: sulla porta di una piccola casa ho visto una cassetta con prugne e pere corredata da un cartello che diceva: “Por todos!”. Semplicemente magnifico!».
Domenica 11 settembre 2011
Riporto direttamente le parole di Omar:
Ciao a tutti, questa sera sono a Sarria, un paese di quasi 14'000 abitanti nella regione autonoma della Galizia. Mi separano da Santiago de Compostela, ancora o solo, 111 chilometri. Oggi è stata una tappa davvero dura sia per la salita a "O Cebreiro" (per capirci, una Biella-Oropa, ma con pendenze costanti come al Favaro), sia per la pioggia, la nebbia ed i 9° di temperatura. Solamente lungo la discesa ho potuto godere dei paesaggi e del percorso su sterrato. Dopodomani penso di arrivare alla fatidica meta. A presto!
Lunedì 12 settembre 2011
Riporto direttamente le parole di Omar:
Ciao a tutti, questa sera sono arrivato a Palas de Rei, un paesino di quasi 4'000 abitanti nella regione autonoma della Galizia, a 65 chilometri da Santiago de Compostela. É stata una tappa bellissima, al 90% circa su sterrato, con passaggi molto difficoltosi che in due casi mi hanno costretto a scendere e spingere la bici. Oggi la Trek 29" si è superata: come me ha visto i sorci verdi nell'affrontare numeri da equilibrista circense. Siamo in Galizia, è stato un continuo attraversare piccoli centri, abitati per lo più da contadini ed allevatori. Boschi e prati in cui il sentiero era costeggiato da antichi muretti di pietre che delimitavano i vari appezzamenti. Domani non sono sicuro di arrivare a Santiago in quanto il percorso è simile a quello odierno: bello ma rompigambe. A presto!
Mercoledì 14 settembre 2011
Riporto direttamente le parole di Omar:
29 tappe, 2074 chilometri, qualche chilo in meno, ed eccomi a Santiago de Compostela. Sono arrivato ieri sera chiedendo alle mie gambe uno sforzo in più, ed è per questo che oggi mi godo un giorno di riposo e la visita della città. Il primo impatto non è stato come immaginavo: ero convinto di trovarmi di fronte una marea di gente, in realtà, almeno in questo periodo, mi è apparsa come una normale località turistica. Quest'ultima tappa in Galizia ha rispecchiato il paesaggio incontrato nella tappa di Lunedì di Palais de Rei, paesini, prati, boschi di eucalipti, e tracciato tutto su sterrato: bellissimo! Questa mattina sono andato a ritirare la famosa "Compostela", il canonico attestato che sancisce l'avvenuto "Cammino", partecipando poi alla messa dei Pellegrini in una Cattedrale stracolma di gente: entrambi momenti assai emozionanti. Domani si raggiunge Finisterre!
Nota culinaria: chi viene a Santiago non si perda il ristorante "Casa Manolo": due portate di piatti abbondanti, presentati in maniera sublime, in un locale moderno. Io ho preso la pasta ai frutti di mare, calamari alla piastra con contorno, mezzo litro d'acqua e un cono gelato, il tutto per l'esorbitante cifra di 9,00 €: incredibile!
Giovedì 15 settembre 2011
Riporto direttamente le parole di Omar:
Sono gli ultimi 90 chilometri di questo meraviglioso viaggio. Peccato per il cielo nuvoloso che mi ha accolto a Cabo de Finisterre al celeberrimo "Chilometro Zero", tuttavia l'emozione e la gioia che ho dentro mi hanno portato alle lacrime. Seconto la tradizione, ho compiuto anche io il rito di bruciare alcuni indumenti utilizzati durante il percorso, vicino al monumento allo scarpone: si trattava di tre paia di calzini e un paio di mutando. Il forte vento ha reso particolarmente difficile tale operazione, sono comunque sicuro che il prossimo pellegrino completerà il lavoro!
Presso Finisterre ho potuto presenziare l'asta del pesce che si svolgeva sul porto e questa sera mi merito una cena a base di "pescado".
Tirare le somme ora mi risulta difficile, non riesco ancora mettere a fuoco tutto ma mi sento di ringraziare la mia fedelissima Trek 29" che non mi ha mai tradito: i suoi freni e le sospensioni hanno superato un collaudo durissimo, non credevo potessero fare tanto!
Grazie del vostro supporto morale che mi ha spronato: a presto! — Sono Felice!
Venerdì 16 settembre 2011
Riporto direttamente le parole di Omar:
Non me la sento di tornare domani in bici a Santiago la strada è per lo più in salita e non posso rischiare di arrivare tardi poiché al massimo entro le 19.00 devo terminare la procedura di invio della bicicletta: opto dunque per il bus, con il quale si costeggia tutto il litorale immersi in un paesaggio bellissimo. La bassa marea lascia liberi grandi spazi di arenile sui quali le barche rimangono in secca e la gente locale, armata di secchiello e piccola zappa, raccoglie granchi e vongole. Giungo a Santiago attorno alle 14:30 e mi reco subito presso «l'Officina del Pellegrino» a spedire la bici (prezzo forfettario di 100,00 €) e successivamente faccio ancora in tempo a tornare a “Casa Manolo” per il pranzo (pasta ai frutti di mare, calamari fritti e gelato). É ora di preparare la valigia, comprata in un negozio cinese per soli 45,00 €: domani si torna a Castagnea.
É stata un’esperienza incredibile, inimmaginabile per le difficoltà superate con la magica Trek 29", nonostante il carico che portava (28 chilogrammi di borse più 70 chilogrammi del sottoscritto)! Era partita come un’avventura ma ben presto si è rivelato un vero pellegrinaggio vissuto intensamente.
Ora Mihn è tornata a Parigi, Carlos in Brasile, i signori dell'Andorra nel loro Principato, e poi inglesi, americani, francesi, e le finlandesi... Sicuramente tutti tornano presso le loro case colmi della gioia e della forza che questo cammino lascia dentro tutti. A Jean Marc, il quale arriverà a Santiago in ottobre, e a tutti coloro che sono ora in cammino va l’augurio di giungere presto alla meta.
La nota dolente è da attribuire al progresso dell'urbanizzazione che già si è mangiato parte del vero percorso: è stato triste vedere i camminanti al di là del guard-rail costretti in una striscia asfaltata larga non più di 60 centimetri.
Consiglio ed auguro ancora a tutti di provare questa esperienza, se possibile da giovani, in modo di portarsela nel cuore il più a lungo possibile nella propria vita.
Bene queste sono le parole che Omar ci ha tenacemente regalato in diretta dal percorso tappa per tappa: un racconto emozionante curioso, che registra le varie esperienze vissute nel cammino!